lunedì 24 agosto 2009

IL PESCEGATTO Era diffusissimo nel Po e nelle lanche ma ora si stia estinguendo


Ricordo di Dino Maestri
Spesso ricordo con nostalgia, le giornate di pesca che trascorrevo nelle lanche o nelle buche lasciate dal Po dopo le sue piene. Quasi mai si tornava a casa senza che il cestello contenesse almeno due o tre Kg. di pesce gatto, e addirittura i vecchi pescatori, raccontano che una volta, come dicono loro, li tiravano su anche due alla volta. Pescavano con un ramo di salice, un pezzo di corda e per galleggiante usavano un tappo di sughero, mentre ora con tutta la tecnologia che abbiamo a disposizione, se vogliamo mangiare un pescegatto, dobbiamo comprarlo. Bei tempi oramai passati, ma da quanto tempo non si vede un pesce gatto nel Po, dove sono finiti? Sembra che siano quasi scomparsi del tutto e le cause potrebbero essere più di una. Una di queste e forse la principale, è l'inquinamento dei fiumi, che ogni giorno trasportano con loro chissà quali veleni. L'ambiente non è più quello di prima dato che le lanche non esistono più e il pesce gatto si sa che per riprodursi ha bisogno di acque calme dove la temperatura possa essergli favorevole e dove possa trovare cibo in abbondanza. Tutta la catena biologica che esisteva in queste lanche, si è spezzata con la loro drastica diminuizione. Un'altra ipotesi che si fa a riguardo della rarefazione di questo pesce é che un virus arrivato da chissà dove, o trasmesso da qualche nuova specie immessa nel Po, li abbia decimati senza pietà. Il siluro non é certo un santo, e dato che mangia anche i propri piccoli, non vedo perché il pesce gatto gli possa fare schifo. Un mio amico mi raccontava inoltre di avere letto su un libro che quando una specie ittica viene immessa in un ambiente che non é il suo naturale, al massimo può avere un ciclo biologico di 50 anni, dopo di che inizia inesorabilmente a estinguersi. Può darsi benissimo che possa essere anche questo uno dei motivi, ma allora perché il nostro amato baffo ha cominciato a dare segni di estinzione tutto ad un tratto, mentre avrebbe dovuto scomparire un po' alla volta? Non si sa e credo che non riusciremo mai a saperlo. Forse dobbiamo supporre che anche per altre specie come la tinca, la scardola, il luccio e l'anguilla, valgano le stesse ipotesi per la loro sparizione? Poveri noi pescatori, sembra proprio che dobbiamo attaccare le canne al chiodo. Oramai le specie che popolano il Po sono poche e tra queste ve ne sono di nuove, recentemente immesse e chissà perché, sono quasi tutti predatori. Per fortuna possiamo ancora pescare il siluro e il luccioperca, fino a quando non si saranno mangiati tutti tra di loro però.
"In soli 50 anni il Po é stato rovinato"
Le zone golenali, poi, sono state ormai sostituite dai pioppeti, creati dopo l'interramento delle zone umide, e le lanche, che alimentavano il Po nei periodi di magra mantenendo un livello poco variabile del fiume, non ci sono più, così come sono pressoché scomparse le aree di espansione naturale destinate ad assorbire le ondate di piena, con i rischi conseguenti. Il regime delle acque é stato alterato. Gli scarichi industriali e l'inquinamento hanno compiuto il resto dell'opera, facendo morire la fauna ittica". Insomma, per il 70enne viadanese il quadro é disastroso se paragonato a qualche decennio fa: "Un tempo, nel Po, c'erano isole ricche di vegetazione spontanea. Tutto l'ambiente era pieno di zone alberate e di siepi. Non si pensava mai al mare, non ce n'era bisogno. Di tutto ciò, purtroppo, mi é rimasto solo il ricordo".

1 commento:

  1. CIAO CARA VIADANA IL PROBLEMA E' KE QUANDO C'ERANO LE LANKE D'ESTATE NOI ANDAVAMO A FARE IL BAGNO E SULLE SPIAGGE LOMBARDE DA S.MARTINO DOVE ERA IL COSI DETTO:PENNELLO,MA ANKE A COGOZZO SI ANDAVA A FARE I BAGNO SCENDENDO VERSO VIADANA E QUANDO IL PO RIENTRAVA DALLE PIENE APPUNTO LASCIAVA DEGLI SPRAZZI DI SABBIA CON VICINO TANTISSIME VOLTE DELLE LANKE DOVE NOI ANDAVAMO A FARE IL BAGNO DA BAMBINI E LI'TANTE VOLTE L'ACQUA ERA ANKE SORGIVA ED ERA PULITA.BISOGNEREBBE FARE IN MODO KE IL PO IL GRANDE FIUMECOME RACCONTAVA IL "GRANDE"GUARESCHI ,RICOMINCI A RACCONTARE UN PO DI SE'E DELLE AVVENTURE AVVENUTE SULLE SUE RIVE DI QUA E DI LA' DEL FIUME.

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